Ognuno di noi ha, come musicista, degli “spiriti guida” .Cristina Donà, secondo me la migliore autrice di canzoni italiana, ha dedicato ai suoi “spiriti guida” un bello spettacolo che ho avuto la gioia di andare ad ascoltare di recente. Io ho i miei. A volte ho avuto nella vita la possibiità di conoscerli e frequentarli, altre volte li ho visti da lontano, o ne ha letto o ascoltato i lavori. È questo il caso di Ralph Towner, che ho scoperto negli anni ’90 grazie alla colonna sonora da lui realizzata di “Un’altra vita”, un film piuttosto duro di Carlo Mazzacurati, ambientato in vie di Roma molto vicine a quella in cui abito. Ho iniziato allora ad interessarmi alla sua musica, sono andato ad ascoltarlo in concerti con gli Oregon, il suo gruppo, e poi in concerti in solo. Non ho mai avuto il coraggio di avvicinarlo. Sono molto restio a questo tipo di cose. Raramente mi faccio avanti, ho una mia timidezza. Ho sempre desiderato conoscerlo di persona e ascoltarlo parlare di musica e di chitarra. Chissà, prima o poi capiterà.
Anni fa proposi al mio amico Stefano Donegà, che allora studiava con me, di trascrivere Joyful Departure, nella versione per chitarra sola. Provai allora anche a suonarla, ma ero troppo impegnato in altre faccende, soprattutto didattiche. Qualche giorno fa la trascrizione di Stefano è riemersa dal mio quaderno di appunti, ho preso la chitarra e ho iniziato a studiare questo bel pezzo di musica.
Ne è venuto fuori un piccolo video di studio quotidiano
e un video di analisi che vi invito a seguire.